In Giappone un anno fa
- 8° giorno -
Primo giorno a Kyoto, oggi sarà dedicato allo spirito e alla natura, e una sottile pioggia ne intensifica l'atmosfera. Partiremo con la visita al tempio Daikaku-ji, poi andremo ad ammirare i tappeti di muschio al tempio Gio-ji, ci soffermeremo al Capanno Rakushisha, per passare al Tenryū-ji e giungere in fine ad Arashiyama tra i suoi imponenti bambù.
- Ettore - Marianna - Alice -
Uscendo dalla stazione di Kyoto, un mito internazionale si integra con il paesaggio urbano, grazie al colore che contraddistingue il Giappone.
Dialogo, le pietre parlano a chi è attento.
Stessa uscita per imboccare strade diverse.
Una passerella per entrare in un mare di ninfee.
Osservati con attenzione, usciamo dal tempio Daikaku-ji.
Durante il trasferimento incontriamo una nota di colore in omaggio alla idol virtuale più famosa del Giappone: Miku Hatsune.
Un mantello di muschio ricopre il giardino del piccolo, delizioso tempio Gio-ji.
E tutto sembra ovattato.
Piccole foglie d'acero segnano il percorso.
Alkekengi, ogni stelo di lanterne in miniatura viene coltivato con cura.
Eccoci giunti alla "Capanna dei cachi caduti", Rakushisha, residenza del poeta Mukai Kyorai, uno studente del famoso maestro Matsuo Basho.
Calligrafia e disegno si integrano per dare vita a opere d'arte frutto di profonde riflessioni esistenziali.
Cammin facendo si giunge a un bivio.
All'entrata del tempio Tenryu-Ji...
... Bodhidharma ammonisce.
Una sala del tempio.
Passerelle coperte.
Guardiani di pietra.
Passaggio per Arashiyama.
Dentro alla foresta di bambù.
Proseguendo il cammino...
... incontriamo un museo di carillon che ci riporta per un momento in occidente.
Anche Rilakkuma è in visita alla foresta di bambù.
Paradisiache divinità.
Monaci sulla Via.
Strane compagnie.
Piccoli spiriti beneauguranti.